Progetto educativo

Il sistema educativo salesiano.

Ogni “casa” di Don Bosco ha come obiettivo l’educazione umana e cristiana dei giovani, “per formare onesti cittadini e buoni cristiani”, capaci di assumere le loro responsabilità nella società e nella Chiesa.

A questo fine sono orientate tutte le attività: culturali, religiose, professionali e ricreative.

Lo stile educativo salesiano è quello voluto e vissuto da Don Bosco e chiamato “Sistema Preventivo” e si poggia su:

  • Ragione
  • Religione
  • Amorevolezza

Con la Ragione: si evita ogni regola non motivata e si favorisce il dialogo, la capacità di giudizio e il formarsi di ideali e convinzioni personali capaci di dare un senso alla vita e alle scelte di fede.

La Religione: favorisce la ricerca di Dio, l’apertura all’infinito e si motivano esperienze concrete di solidarietà.

L’Amorevolezza: crea un ambiente familiare dove la confidenza, il rispetto e il perdono permettono una crescita equilibrata.

La comunità educativa

Don Bosco era convinto che l’opera educativa richiedesse l’azione del maggior numero possibile di collaboratori. Scriveva nelle Costituzioni Salesiane che la comunità educativa dell’Opera Salesiana “coinvolge, in clima di famiglia, giovani ed adulti, genitori ed educatori, fino a diventare un’esperienza di Chiesa”.

Per questo è necessario che giovani, genitori, educatori e collaboratori condividano lo stesso stile di vita.

Sono protagonisti dell’educazione nel CFP:

  • la comunità salesiana e i formatori che sono il nucleo che anima e garanisce la formazione cristiana, umana e professionale dei giovani
  • gli allievi che condividono personalmente, consapevolmente e liberamente il Progetto Educativo. A loro è chiesto di collaborare con gli educatori, rispettare e l’accogliere i valori umani e cristiani che vengono proposti
  • i genitori che sono primi educatori responsabili dei loro figli. A loro è chiesto di condividere il Progetto Educativo del CFP, partecipando, secondo le proprie possibilità, agli incontri e alle iniziative proposte
  • gli exallievi e gli amici dell’opera che condividono, sostengono e partecipano, in vari modi, alle iniziative promosse portando la loro ricchezza di esperienza e capacità di testimonianza umana, cristiana e professionale

Le mete educative

La maturazione integrale della persona

Il Progetto Educativo Salesiano mette al centro il giovane.

L’obiettivo dell’educazione è la formazione integrale in cui il protagonista è il giovane stesso che viene accompagnato a vivere una libertà autentica e una vita piena e gioiosa.

Si tratta di una formazione “personalizzata” in cui trovare spazio per scoprire le proprie risorse e prepararsi a realizzare la propria vita.

L’educazione si apre così alla società, rendendo il giovane capace di contribuire come persona libera, responsabile e professionalmente valida alla crescita della società, impegnandolo a ricercare il bene comune.

Il CNOS-FAP di Vigliano educa, attraverso una adeguata preparazione, a svolgere il proprio lavoro con competenza e professionalità.

Il sistema educativo salesiano favorisce nel giovane la capacità di scegliere il suo avvenire professionale e la propria dimensione di vita.

 

La sintesi tra cultura e fede

Scopo dell’educazione salesiana è quello di aiutare il giovane a trovare la sintesi tra cultura e fede.

La cultura condiziona l’accoglienza del Vangelo e influisce sul modo con cui viene vissuto.

La fede provoca la ragione, la anima e la rende più umana.

Il giovane impara così a scoprire la bellezza della fede, ad arricchirsene e a indirizzarsi verso scelte e atteggiamenti evangelici.

I giovani sono chiamati ad essere testimoni e protagonisti nell’ambiente in cui vivono animandolo da protagonisti insieme ad amici e compagni.

Per una crescita armonica che leghi l’esperienza quotidiana dello studio e del lavoro, e il Vangelo, si dà particolare importanza:

  • alla Cultura Religiosa e alla Catechesi, con tempi di riflessione e di approfondimento spirituale;
  • all’Eucaristia e alla Confessione, come momenti di unione con Dio e la sua Parola;
  • alla devozione a Maria, Immacolata ed Ausiliatrice, accolta come madre nel cammino della vita;
  • alla preghiera, ai tempi di riflessione e di meditazione, in cui si impara ad incontrare se stessi, Dio e i fratelli.